In questi giorni i titoli di blog e giornali sono tutti per la notizia secondo la quale Amazon avrebbe pensato di utilizzare per i suoi dipendenti dei braccialetti elettronici appositamente brevettati che ne traccerebbero gli spostamenti in palese violazione di qualsiasi legge sulla privacy e qualsiasi accordo sui diritti dei lavoratori. I titoloni parlano chiaro
Amazon brevetta il braccialetto elettronico che controlla i lavoratori: scoppia la polemica [Corriere della Sera 1 Febbraio 2018]
Amazon brevetta un braccialetto elettronico: così controllerà merce e dipendenti [Repubblica 1 Febbraio 2018]
Anche la politica italiana in piena campagna elettorale non si è fatta attendere
Poletti (Ministro del Lavoro): «Amazon rispetti la legge italiana»
Carlo Calenda (Ministro dello sviluppo ) giura che «in Italia i braccialetti elettronici al polso dei lavoratori “non ci saranno mai”»
A parte tutta la fuffa mediatica vediamo di cosa si tratta in realtà.
Anzitutto bisogna dire che allo stato attuale si tratta solo di brevetti e che l’iter di approvazione ed assegnazione è partito quasi 2 anni fa come si può vedere seguendo il link Brevetto Braccialetti Elettronici Amazon
Tecnicamente si tratta di un sistema in grado di monitorare se i dipendenti (per lo più magazzinieri o comunque gente impiegata nei suoi centri di evasione ordini) mettono le mani nei posti corretti. I brevetti consentono infatti di realizzare braccialetti che emettono impulsi sonori ultrasonici e trasmissioni radio, che vengono poi captati da un sistema ricevente in grado di conoscere dove sono le mani dei lavoratori.
I sensori del sistema triangolano i feedback dei braccialetti per determinare dove è posizionata la mano di un lavoratore (un pò come avviene con il Gps), e il software incrocia i dati sulla posizione con i dati relativi all’eventuale articolo di magazzino cercato e si comporta di conseguenza . In pratica il braccialetto servirà a guidare il dipendente nella ricerca dei prodotti ordinati.
In conclusione
Amazon, come tutte le aziende tecnologiche e non solo, registra regolarmente brevetti high-tech molti dei quali non si trasformano poi in un prodotto vero e proprio mentre altri vengono immessi sul mercato dopo diverse modifiche. Spesso questi brevetti vengono depositati anche solo per poter eventualmente rivendicare in futuro, una proprietà.
E’ evidente che ormai qualsiasi dispositivo elettronico anche minuscolo ha la tecnologia per tracciare qualsiasi attività venga effettuata ma sembra molto improbabile che Amazon utilizzerà i braccialetti per tenere traccia delle pause WC dei dipendenti. Oltretutto è anche evidente che basterebbero delle semplici videocamere ed il software adatto per tracciare i movimenti di chiunque in qualsiasi magazzino Amazon e non solo quindi vari titoloni e le varie dichiarazioni lasciano come al solito il tempo che trovano.
Sono laureato in Ingegneria Informatica presso l’Univertità degli Studi di Lecce (2008).
Attualmente mi occupo di Sviluppo C#.Net / Mono in ambiente Linux
Sviluppo da anni applicativi ANSI C per terminali POS basati su processori ARM Risc 32Bit con 2-4 MB di Ram.